I COMUNI DEL PARCO E I SUOI SENTIERI

Per sapere quali sono i sentieri fruibili all’interno di ogni comune del Parco,
clicca sugli hotspot pulsanti nella cartina.

INFORMAZIONI SUL PARCO

Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase è un parco regionale della Puglia istituito con la Legge Regionale del 26 ottobre 2006, n. 30. Dal 29 luglio 2008 il Parco è dotato di un Consorzio per la gestione guidato da una Assemblea dei sindaci e dal Comitato Esecutivo con sede ad Andrano.

Il Parco, nasce dalla forte volontà di tutelare un patrimonio costiero irripetibile, d’altissimo valore scientifico-culturale e dall’intento di valorizzare il territorio secondo un modello di sviluppo eco-sostenibile che garantisca la tutela della biodiversità e promuova l’economia delle comunità di riferimento.
Il parco comprende alcuni Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della direttiva Habitat 92/43/CE quali Costa Otranto – Santa Maria di Leuca (IT9150002), Boschetto di Tricase (IT9150005) e Parco delle querce di Castro (IT9150019).
Si estende su una superficie di 3227 ettari con circa 60 km lungo la costa orientale Salentina e rappresenta il più grande tra i parchi regionali istituiti nella provincia di Lecce
Con la sua natura unica esso comprende alcune delle località turistiche più rinomate del Salento, una lunga striscia di terra dove l’ultimo tratto di Adriatico cede il passo allo Ionio.
È compreso tra due baluardi storici della costa: Torre del Serpe (a nord), un antico faro di origine romana e il possente faro di Leuca (a sud), in quel Finis terrae, dove l’Italia finisce ed affacciandosi sul mare aperto guarda verso un altro continente.
L’architettura rupestre e le colture agrarie tradizionali, delineano poi un paesaggio antropico unico; gli oliveti terrazzati coprono gran parte della superficie agricola interna al perimetro del Parco e labirinti di muretti a secco definiscono il trionfo della pietra nei terreni poveri da coltivare.
Non mancano al riguardo opere straordinarie per la mole e per la perfezione dei manufatti; è possibile, ad esempio, imbattersi in imponenti muraglie di pietre a secco (mantagnate) costruite per proteggere sparute piante di olivi, fichi, peri ed altre antiche specie da frutto. Alcune delle varietà agrarie presenti sono ormai diventate vere rarità botaniche custodite spesso nei tantissimi minuscoli orti e frutteti tradizionali.
È il caso della Pestanaca di Sant’Ippazio di Tiggiano, del Pisello secco di Vitigliano, del Cavolo mùgnulo salentino, della Cicoria bianca di Tricase e della Cicoria otrantina, solo per citarne alcune.

Organi di gestione
Assemblea dei Sindaci

Comitato Esecutivo
Ing. Nicola Panico – Presidente
Ing. Luisella Guerrieri – Urbanistica e paesaggio
Dott. Biol. Francesco Minonne – Aspetti agricoli e naturalistici