PAESAGGI

L’area del Parco racchiude un patrimonio architettonico, culturale e ambientale di grandissimo pregio: la sua struttura geologica regala, infatti, oltre a paesaggi mozzafiato, caratterizzati dalla presenza di falesie e prati aridi, sorprendenti testimonianze di un passato che si perde nella preistoria. I percorsi di attraversamento a servizio dei visitatori sono numerosi e differenziati: la strada litoranea che si snoda a strapiombo su un mare azzurrissimo lungo tutta la fascia costiera è la spina dorsale del Parco.

Il sistema dei sentieri del Parco, rappresenta oggi una rete di connessione strategica tra i principali attrattori che questo vasto territorio esprime. La possibilità di collegare l’entroterra con la costa, i beni storici con quelli naturalistici, i siti archeologici con il paesaggio agrario offrono l’opportunità di attraversare, leggere ed interpretare le diverse unità paesaggistiche che il Parco contiene.

Dalla Cava di Bauxite ai Pascoli otrantini, dalla pineta di Santa Cesarea Terme alla Rocca di Castro, dalle terrazze olivetate dei comuni centrali ai boschi di Vallonea di Tricase, dalle mantagnate sui dirupi alle Vie del sale, dalla costa alta meridionale ai canaloni di Leuca; in questi paesaggi diversi, a tratti aspri ed impervi, a volte incredibili nelle loro arcaiche trasformazioni, un reticolo di percorsi interpoderali, mulattiere, stradine rurali, passaggi tra muretti e terrazzamenti, definiscono un reticolo che oggi appare disegnato da un altro uomo, da un manovale del paesaggio in continuo rapporto con gli elementi primordiali quali roccia, terra, acqua, piante.

La millenaria frequentazione antropica trova per queste vie straordinarie testimonianze: è il caso dei resti del paleolitico e del neolitico rinvenuti nella grotta Zinzulusa e nella grotta dei Cervi con l’eccezionale arte parietale. Durante la visita al Parco, non sarà poi raro imbattersi nelle tracce di un passato più prossimo: pajare, masserie fortificate e torri dominanti il paesaggio, sino alle splendide ville nobiliari che tradiscono, nei loro multiformi stili, la vocazione di quest’area e la sua importanza strategica, da sempre crocevia di civiltà.

Proprio le stratificazioni storiche, segno del lavoro delle genti che hanno abitato e percorso questi luoghi, imprimono una forte caratterizzazione al territorio. Per tutte queste sue peculiarità il Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase è una realtà da vivere con una riscoperta sensibilità e una nuova consapevolezza.