DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO

Questo meraviglioso itinerario escursionistico vi porterà da Otranto al Faro della Palascia, lungo sentieri immersi in uno scenario naturalistico di imparagonabile bellezza, ricco di storia millenaria, di cultura e di elementi rurali caratteristici. L’itinerario parte da Otranto, meraviglioso borgo antico, antica città fortificata con il Castello Aragonese e le imponenti mura difensive, i bastioni e le torri quattrocentesche, porta della città, detta “Porta a mare”, scendendo le scale che portano nella Piazza dell’Umanità Migrante, antistante il caratteristico porto turistico di Otranto, si prosegue lungo Via del Porto, costeggiando i pontili, raggiungendo così il fronte degli scogli sulla costa e si dirige in direzione est sino a quello che risulta l’ingresso nord del Parco Naturale Otranto-Leuca, segnalato da alcuni paletti metallici e dall’inizio del sentiero sterrato. Da qui l’itinerario prosegue lungo i meravigliosi sentieri naturalistici, in direzione Sud-Est lungo la costa, camminando lungo questo sentiero costiero panoramico, a sinistra si potranno osservare le montagne dell’Albania, ben visibili nelle giornate di tramontana. Si tratta dei Monti Acrocerauni che si stagliano sullo sfondo del Mare Adriatico. Sulla destra apparirà, su una piccola collinetta, la Torre del Serpe,  meravigliosa torre costiera che fungeva da faro in epoca romana e da torre di avvistamento nel XV secolo, facente parte di quel sistema di comunicazione e difesa che gli Aragonesi avevano costruito lungo la costa, formato da centinaia di torri costiere che servivano come un radar per avvistare i nemici dell’Impero ottomano che in quel periodo tentano la conquista della regione. Camminando sul sentiero che risale verso la torre, potremmo osservare se guardiamo sotto i nostri piedi, cristalli di calcite e noduli di bauxite che caratterizzano questo tipo di rocce e tutta la zona costiera di Otranto. Tutto attorno una vegetazione tipica della macchia bassa, con elementi di gariga e substeppa. Nei pressi della Torre, in particolare, possiamo ammirare un bell’esempio di gariga a Timo Arbustivo (Coridothymus capitatus) ovvero una delle vecchie “tumare” che colorano con le loro fioriture i prati assolati ed aridi di Luglio.

Da questo privilegiato punto di osservazione una volta goduto del panorama su Otranto e su tutta la costa del Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e bosco di Tricase, torneremo sul sentiero che orla la costa in area demaniale. Poco più avanti un’altra torre costiera, oggi divenuta masseria, Torre dell’Orte. In questo tratto il sentiero costiero si restringe e si spinge sino alla costa rocciosa, proseguendo sull’alta falesia che nasconde l’imponente Grotta Palombara, oggi sito di nidificazione di una colonia di taccole che sarà facile vedere volteggiare sulle alti pareti rocciose che strapiombano in un mare profondo, di un colore blu cobalto. L’itinerario prosegue lungo il meraviglioso Sentiero delle Orte che dall’omonima masseria volge lo sguardo verso un panorama unico, la meravigliosa Baia delle Orte su cui si staglia in lontananza il Faro della Palascia, punto più ad Est d’italia e suggestivo panoramio che sarà anche la meta finale e punto di arrivo dell’itinerario. Cammineremo lungo i meravigliosi sentieri di Baia delle Orte, raggiungeremo così la piccolissima spiaggetta delle Orte dove potremo fare una pausa relax. Qui l’itinerario può proseguire in direzione Sud-Est lungo la costa nella sua porzione più bassa e quindi in prossimità della costa o potrete risalire in direzione Ovest verso la famosa ex Cava di Bauxite, che nasconde il meraviglioso laghetto rosso all’interno del cratere artificiale formatosi durante l’estrazione della Bauxite. Una volta visitata la Cava con le sue caratteristiche dune di terra rossa, l’itinerario prosegue lungo il Sentiero di Capo d’Otranto che si dilunga parallelo alla costa nella porzione alta della costa, al di sopra dell’altro sentiero costiero che da più in basso procede anche questo verso il Faro della Palascia. Proseguendo lungo questo sentiero panoramico si attraversa una boscaglia di pini d’aleppo, in molti punti colpita dagli incendi e quindi dall’aspetto caratteristico.

L’itinerario prosegue quasi fino a spingersi sulla strada provinciale 87, la litoranea del Parco Naturale, poco prima però si biforca e dà la possibilità di proseguire o lungo il bordo della provinciale lungo un tratto molto semplice e che raggiunge il Faro della Palascia dall’alto, in breve tempo; oppure imboccando una dei sentieri escursionistici forse più panoramici e mozzafiato dell’intero Parco: Il sentiero della Palascia. Questo sentiero è segnalato come EE (Escursionistico esperto) e si consiglia ai soli escursionisti esperti, ridiscende la costa e prosegue su roccia, stringendosi in molti tratti, risalendo e scendendo la costa, questo sentiero a picco sul mare, percorre la meravigliosa falesia carsica immerso in uno scenario panoramico, lungo il sentiero si incontrano diverse grotte e anfratti che si aprono nelle pareti rocciose, diventando meravigliosi punti di osservazione. Il sentiero prosegue sempre su roccia mista in posizione panoramica sulla scogliera, in vari punti esposto bisogna stare molto attenti ed essere prudenti. Pian piano inizia a farsi sempre più vicino visivamente lo splendido Faro della Palascia che si raggiunge finalmente direttamente dalla costa nella sua porzione più bassa.

Eccoci qui al Faro della Palascia, splendido esempio di faro costiero, oggi sede di diversi progetti e di eventi che lo animano in diverse occasioni, visitabile su richiesta. Dopo la foto di rito e l’osservazione incantata dello stretto di Otranto, nel suo punto più vicino all’Albania, il sentiero risale dal faro lungo un sentiero artificiale su brecciolina e con passamano in legno scavato appositamente per raggiungere il faro. Al termine del sentiero c’è un panoramio in legno con panchine in  legno dove riposarsi e godere del panorama unico sul Parco. Da qui si può proseguire direzione Otranto costeggiando la litoranea sulla destra, e proseguendo poi lungo il sentiero di capo d’Otranto che si dirige nuovamente alla ex Cava di Bauxite, oppure si può imboccare la variante, proseguendo internamente lungo il tratto della antica Via Traiano-Calabra che attraversa il margine della serra e che porta ai ruderi dell’antica Abbazia di Casole. Da qui l’itinerario prosegue verso Otranto lungo il tracciato della Via Francigena, e ci porta anche questo nuovamente alla ex Cava di Bauxite, da cui è possibile rientrare ad Otranto direttamente dalla strada o proseguendo il Sentiero costiero dell’andata.

ALL’ATTENZIONE DEI FRUITORI: LA PERCORRENZA DELL’ITINERARIO È UN ATTO DILIGENTE LEGATO AL TUO SENSO DI RESPONSABILITÀ.

Per ulteriori informazioni riguardo il comportamento dei fruitori, LEGGI QUI

Traccia dell’itinerario con punti di interesse ed altimetria

Scorri con il mouse sul grafico altimetrico per evidenziare i punti del percorso

Altitudine massima: 81 m
Altitudine minima: 1 m
Totale salita: 335 m
Totale discesa: -335 m

  • PARTENZA E ARRIVO

    Piazza dell’Unità migrante – Otranto

    Clicca sulla bandierina per Google Map

  • LUNGHEZZA

    13.488 Km

  • TEMPO DI PERCORRENZA

    6 Ore e 07 Minuti

  • DIFFICOLTÀ

    Escursionistico (E)

  • CHE TEMPO FA...

    Clicca sul sole…

MAPPA DEI SENTIERI COMPRESI NELL’ITINERARIO

Clicca sull’hotspot rosso per accedere al singolo sentiero.

1

N11 Sentiero Punta Palascia

2

N12 Sentiero Orte – Capo d’Otranto

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